PREMI ANCHE AI PRODUTTORI DI OLLOLAI, OROTELLI, MANDAS E PATTADA
Grande soddisfazione per Giovanni Agostino Curreli, titolare del caseificio “Erkìles” di Olzai (socio del Distretto Rurale Barbagia) che da qualche anno, per combattere la crisi del pecorino, facendo di necessità virtù, grazie alla conoscenza e alla collaborazione con Bastianino Piredda ha puntato nel 2010 sul caglio vegetale “Bisine” molto apprezzato anche vegetariani soprattutto all’estero : domenica scorsa il suo “Maimone”, oltre a vincere la categoria stagionato a 24 mesi, ha conquistato la statuetta dorata simbolo del titolo di formaggio dell’anno nella finale dell’Italian Cheese Awards 2024, l’Oscar nazionale del settore, che si è tenuta ad Ancona con l’ultima sfida tra i 34 formaggi (selezionati da una giuria popolare tra i 100 che hanno superato la prima fase dei degli oltre 1440 partecipati) divisi nelle dieci categorie, oltre all’assegnazione dei premi speciali.
Nel concorso che punta a valorizzare le eccellenze prodotte esclusivamente con latte italiano rendendo omaggio alle produzioni artigianali e al lavoro dei casari, portando sul podio i formaggi che meglio rappresentano la tradizione gastronomica italiana. In questo contesto il Maimone di “Erk ìles”è stato particolarmente apprezzato «per la sua dolcezza e l’equilibrio aromatico, caratteristiche che rendono questo pecorino sardo unico nel suo genere», frutto della lavorazione, perfetta sintesi tra tradizione e innovazione, con latte crudo di pecore sarde alimentate al pascolo naturale.
Tra i casari premiati nella altre categorie figurano altri tre sardi che, comunque, avevano già incassato un risultato di prestigio accedendo alla finale: nella categoria fresco si segnala il “Casizolu, Brau Farm” di Antonello Brau di Orotelli e il doppio riconoscimento a Antonio Garau di Mandas che in attività dal 1880 si vanta di essere il caseificio più antico della Sardegna Sardegna premiato per il “Piccolo Giunco” e la ricotta fresca “Ducale”.
Grande soddisfazione anche per Salvatore Bussu, allevatore di Ollolai con azienda nel Marghine per il premio al suo Fiore Sardo Dop, nella categoria stagionato oltre i 24 mesi vinta da Giovanni Agostino Curreli.
Tra i riconoscimenti speciali, particolarmente significativa la statuetta consegnata a Salvatore Demarcus di Pattada che a 82 anni è si è visto premiare per la carriera, riconoscimento più che meritato visto che fin da giovane, si è dedicato alla produzione di formaggi, specializzandosi nel Pecorino Romano e oggi continua a lavorare nel caseificio del Logudoro insieme ai quattro figli occupandosi in particolare dell’antica tecnica dell’affumicatura.
FONTE: L’alambicco delle notizie Michele Tatti che ringraziamo
#ItalianCheeseAwards2024#italiancheeseawards#fioresardo#pecorinromanoErkilesCaseificio Cugusi Silvana & C.
Tutte le reazioni:
5050