Distretto Barbagia come modello alla consulta nazionale di Firenze «Servono progetti per il decoro urbano»
A settembre appuntamento con “La Sardegna al naturale”
C’era anche una nutrita rappresentanza sarda, all’ assemblea della consulta nazionale dei Distretti, nei giorni scorsi a Firenze, all’Accademia dei Georgofili, antica e gloriosa istituzione statale sugli studi in campo rurale. «Tra i temi dibattuti l’attuazione del cosiddetto bando dei distretti del cibo, lo sviluppo del nuovo bando sulle filiere e la spendita di centinaia di milioni di euro deliberata dal ministero dell’Agricoltura a favore di venti distretti e diverse centinaia di imprese, ed in generale il ruolo dei Distretti nel prossimo futuro» spiegano in coro Efisio Arbau, del Distretto Barbagia, e Vincenzo Ligios, della Consulta Distretti della Sardegna.
A Firenze era presente una importante delegazione dei distretti sardi (Barbagia, Giudicato d’Arborea, Biodistretto Sardegna e Ogliastra, mentre gli altri si sono collegati in videoconferenza) ai quali sono state riconosciute, con il progetto pioniere del Distretto Barbagia, alcune importanti caratteristiche utili anche come modello nazionale. In particolare relativamente al coinvolgimento del numero più cospicuo di imprese beneficiarie dei finanziamenti statali, un centinaio sulle duecento complessivamente coinvolte a livello nazionale, e sulla forma giuridica ideata e promossa su tutto il territorio regionale: la Fondazione di partecipazione. Con la caratteristica della formazione democratica delle decisioni secondo il principio di una testa un voto e l’apertura totale all’adesione di nuovi soci secondo la regola della porta aperta.
Gli interventi del ministro Stefano Patuanelli e del sottosegretario Gian Marco Centinaio hanno chiuso la giornata fiorentina con il riconoscimento dello strumento Distretto come cruciale per lo sviluppo dei territori rurali e quindi dell’Italia. Intanto la consulta nazionale si è data appuntamento per iniziativa del Distretto rurale della Barbagia al mese di settembre, con il tema “La Sardegna al naturale e la sfida mondiale alla transizione ecologica